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novembre 2012
GROTTOLE - EX CONVENTO S. ANTONIO ABATE
L’intervento (cod. BASBD22) “Grottole: Ex convento di S. Antonio Abate”, rientrante nell’addendum all'APQ in materia di beni ed attività culturali, si inserisce in un ampio programma di recupero e valorizzazione del patrimonio collegato ad itinerari di rilevante interesse culturale e paesaggistico.
Il complesso risale al 1371, la sua realizzazione fu fortemente voluta dalla Regina Giovanna contestualmente a quello costruito a Napoli.
Il progetto di restauro è stato redatto coerentemente con l’analisi critica dell’evoluzione storica del manufatto ed infatti sono state rispettate le destinazioni d’uso previste sia al piano terra che al primo piano.
In un’ottica di conservazione, il progetto ha riguardato anche il miglioramento del comportamento meccanico delle strutture murarie.
A tal riguardo, sono stati effettuati interventi sulle facciate esterne, sui paramenti murari nonché sugli intonaci interni per consolidamento e ristabilimento della coesione. Inoltre, è stato completato il manto di copertura stradale ed è stato recuperato l’antico sistema per lo smaltimento delle acque meteoriche.
Sono state risanate le strutture colpite dall’umidità attraverso il rifacimento degli intonaci e l’isolamento delle pavimentazioni dal terreno sottostante oltre alla realizzazione degli impianti elettrico, idrico sanitario, di riscaldamento ed antincendio e antintrusione.
La pavimentazione presente all’interno del complesso monumentale è stata rilevata completamente e recuperata e rimontata, laddove è stato possibile, negli altri casi è stata realizzata ex novo con materiale identico nella forma e nelle dimensioni.
Per quanto riguarda l’esterno, è stata realizzata una pavimentazione sul perimetro del complesso e creati pozzetti dove convoglieranno le acque meteoriche.
Rispetto alla strada di accesso, si è ritenuto di realizzare una pavimentazione ecologica mediante l’utilizzo del terreno naturale presente in sito, nel rispetto dello stato dei luoghi.
Per il parcheggio, la pavimentazione da realizzarsi vedrà un reticolo a maglia articolata di elementi in legno di rovere interconnessi mediante spinotti, per una capienza massima di 23 posti macchina. L’area verde sarà attrezzata con panchine e cestini rivestiti in legno di pino impregnato.
Il progetto mira a valorizzare un luogo di culto di particolare interesse per la popolazione locale, destinando parte delle originarie strutture conventuali a centro di documentazione degli abitati medievali abbandonati.